Il momento della verità
arriverà in primavera. Quando l'amministratore delegato di Fiat group,
archiviato l’accordo che ha permesso all’azienda di Torino di
salire al 100% di Chrysler, toglierà il velo al nuovo piano
industriale. Spiegando ad azionisti, sindacati e lavoratori qual è
il destino degli stabilimenti italiani, quanto e come l'azienda è
disposta a investire, quali i dettagli del progetto di rilancio di
Alfa Romeo, più volte preannunciato e mai partito. “Fino ad oggi
abbiamo visto solo una bellissima operazione finanziaria”, spiega
Carlo de Vanna, gestore azionario Italia di Ersel am. Dopo un rally
del 67% in 12 mesi, ad aprile le azioni del Lingotto saliranno ancora
perché, spiega de Vanna, il mercato darà ancora una volta fiducia
all'ad. Poi, però, gli investitori vorranno ritrovare nei numeri,
trimestre dopo trimestre, le promesse scritte nere su bianco dal
manager italo-canadese in tema di ritorno del capitale investito e
progressi del piano industriale. “Io credo che ce la farà. Ma non
si tratta di un gol a porta vuota”. Uno dei rischi è che Fiat non
riesca a recuperare lo svantaggio maturato rispetto ai competitor
(Opel, Renault, Peugeot) sul piano degli investimenti in nuovi
modelli e motori e finisca per perdere ulteriori quote di mercato in
Europa. Pesano, inoltre, i timori su Brasile e Turchia, l’assenza
di un partner in Asia. “L'operazione di inizio anno non consente
di per sé una gestione integrata delle tesorerie, che restano
separate a causa dei covenant (clausole di garanzia ndr) sulle
linee di credito concesse a Chrysler”, ricorda Gabriele Gambarova,
analista di Banca Akros - Esn: “questo ha un impatto negativo sui
conti perché costringe le due aziende a mantenere a bilancio un
eccesso di liquidità, per far fronte a eventuali credit crunch”.
Secondo Gambarova, Fiat resta comunque una storia di ristrutturazione
interessante e, in ogni caso, le prospettive del gruppo per l'anno in
corso appaiono positive, a prescindere dall'operazione su Chrysler:
nel 2014, infatti, si vedranno i primi frutti della collaborazione
industriale tra le due aziende in termini di nuoivi modelli, Jeep
Cherokee [...]
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